Marcello Martini riceve la cittadinanza onoraria

Morto Marcello Martini, staffetta partigiana: raccontò l’orrore dei campi di sterminio nazisti
Prigioniero a Mauthausen a soli 14 anni. Ha ricordato la sua esperienza in un libro di memorie “Un adolescente in lager. Ciò che gli occhi tuoi hanno visto”

16 AGOSTO 2019 di Floriana Rullo
Con la sua voce aveva raccontato l’orrore dei campi di concentramento nazisti. Un’esperienza vissuta da prigioniero quando aveva appena 14 anni. Marcello Martini è morto a Castellamonte, nel Canavese. Aveva 89 anni.

Quattro mesi nell’inferno di Mauthausen
Nato a Prato, aveva solo 14 anni quando trascorse quattro mesi nell’inferno di Mauthausen, Wiener Neustadt e Hinterbruehl dopo essere stato accusato di fare la staffetta partigiana per il padre, comandante militare del Comitato di Liberazione Nazionale per la zona di Prato e informatore della radio clandestina di Firenze Radio Co.Ra. Nel giugno del 1944, sfollato nella casa di Montemurlo con tutta la famiglia, venne rastrellato dalle SS tedesche appoggiate da soldati italiani e trasferito assieme a madre, padre e la sorella Anna, in un alcuni penitenziari prima di vedere chiudersi dietro di sé le porte di Mauthausen. Marcello, nonostante fosse ridotto allo stremo delle forze, riuscì a sopravvivere fino all’arrivo delle truppe americane il 5 maggio: incredibilmente riabbracciò tutti i componenti della sua famiglia, pure scampati alla morte.
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